Rafforzamento della trasparenza dei processi decisionali nei rapporti tra decisori pubblici e portatori d’interesse
Organizzazioni responsabili per l’attuazione
PA: PCM - Dipartimento della funzione pubblica (DFP), Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA)
OSC: The Good Lobby, Transparency International Italia
In collaborazione con: Forum per il Governo Aperto
Organizzazioni che collaborano all’attuazione
PA: Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Regione Puglia, Ministero della Cultura, Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (IFEL)
OSC: Avviso Pubblico, PASocial
Problema affrontato
Il diritto all’integrità dei processi decisionali pubblici deve essere considerato una priorità, al fine di scongiurare dinamiche economiche e sociali in cui vengono premiati interessi particolari a discapito dell’interesse generale. Il rischio concreto è che si determini un divario intollerabile per le democrazie moderne, generando l’esclusione di fatto di una larga fascia di popolazione dalla garanzia dei propri diritti.
L’esercizio di tale diritto non è ancora pienamente garantito nel nostro Paese. Cittadini e organizzazioni della società civile non hanno a disposizione strumenti efficaci per ridurre le asimmetrie informative che circondano i processi decisionali pubblici e che li rendono vulnerabili ad orientamenti e manipolazioni da parte di interessi particolari.
Ad esempio, l’emersione di fabbisogni di approvvigionamento di beni e servizi o di expertise esterna, l’adozione di politiche settoriali che orientano il mercato (nel senso di aprirlo o chiuderlo) e l’elaborazione di dispositivi regolamentari in attuazione di normative di settore sono processi tuttora non trasparenti soprattutto nelle amministrazioni centrali, nelle Regioni e nelle grandi città.
In molte amministrazioni, le fasi di programmazione e definizione dei fabbisogni non sono sempre percepite come momenti esposti a potenziali rischi di interferenze indebite da parte di interessi particolari. Talvolta, i rischi connessi a situazioni di conflitto di interessi non ricevono un'adeguata attenzione, con possibili ricadute sulla qualità e l’integrità dei processi decisionali. L’assenza di specifici standard per una corretta gestione delle relazioni tra decisori pubblici e portatori di interessi può esporre quindi le amministrazioni a criticità sotto il profilo reputazionale.
Infine, le politiche pubbliche si definiscono anche a livello locale (ad esempio, per ciò che concerne servizi sociali, assistenza sanitaria, istruzione, pianificazione territoriale e infrastrutturale, ambiente). Sebbene le Agende Aperte siano state concepite per fornire una guida ai decisori a livello nazionale, è di grande importanza trasferire questa cultura anche a livello subnazionale.
Descrizione impegno
Aumentare la trasparenza, l’integrità e l’accountability dei processi decisionali pubblici in Italia porterebbe considerevoli benefici in termini di miglioramento:
- della percezione delle istituzioni pubbliche e della complessiva immagine del “sistema-Paese”, con particolare riferimento agli investitori internazionali, spesso dissuasi nell’investire in Italia per timori di “opacità decisionali”;
- della qualità dei processi decisionali, garantendo un quadro informativo maggiormente completo e obiettivo;
- della qualità delle scelte compiute dai decisori pubblici, ai quali potrebbero pervenire contributi, dati e informazioni da tutti gli stakeholder potenzialmente interessati a o impattati da una determinata politica;
- del livello di democraticità del sistema politico-istituzionale, superando le attuali distorsioni e opacità, che possono favorire specifici portatori di interesse a danno della collettività.
Il principale risultato atteso di questo impegno è la definizione di soluzioni tecniche, organizzative e regolamentari che possano essere adottate dalle amministrazioni pubbliche nell’ambito dei propri Piani Integrati di Attività e Organizzazione (PIAO) per introdurre progressivamente le agende aperte dei decisori pubblici.
In che modo l'impegno contribuirà a risolvere il problema?
L’impegno mira a promuovere l’introduzione progressiva delle agende aperte attraverso la definizione di strumenti metodologici e soluzioni tecniche che possano essere adottate dalle amministrazioni pubbliche nel rispetto dei principi costituzionali di autonomia statutaria, organizzativa e regolamentare di ciascuna Pubblica Amministrazione, anche nell’ambito dei propri PIAO. Il percorso si fonda sul lavoro collaborativo della Comunità di Pratica dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) della SNA e sull’elaborazione condivisa di linee guida, modelli organizzativi e buone pratiche condivisi anche a livello internazionale con Open Government Partnership (OGP) e OCSE .
Il contributo delle amministrazioni che hanno già sperimentato forme di agenda aperta, come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Regione Puglia, il MiMit e ANAC, sarà valorizzato per identificare soluzioni replicabili. L’approccio punta a rafforzare la cultura dell’integrità e la trasparenza nei processi decisionali, superando le attuali disomogeneità e facilitando una diffusione sostenibile della misura a livello nazionale, anche in assenza di un quadro normativo uniforme.
Perché questo impegno è rilevante per i valori OGP?
La promozione di una reale cultura dell’integrità nelle nostre istituzioni e amministrazioni pubbliche passa per azioni concrete che mirano a ridurre le asimmetrie informative attraverso l’adozione di standard di trasparenza e integrità che mettano i decisori pubblici nelle condizioni di rendere conto del loro operato (accountability).
L’impegno punta a favorire una maggiore apertura e inclusività dei processi decisionali pubblici attraverso la diffusione volontaria e modulare delle agende aperte e l’adozione di strumenti di trasparenza delle relazioni istituzionali. Tali strumenti, come le agende pubbliche degli incontri e i registri dei portatori di interessi, permettono di rendere visibili dinamiche che spesso avvengono in modo opaco, garantendo condizioni di accesso più eque anche per gli interessi oggi meno rappresentati. Il percorso si fonda sul principio del leading by example, valorizzando le buone pratiche già attive in alcune amministrazioni e promuovendo, attraverso il confronto all’interno della Comunità di Pratica dei RPCT della SNA, soluzioni replicabili e sostenibili che possano essere autonomamente adottate dalle amministrazioni nei propri strumenti di programmazione strategica.
Attività
Avvio di un percorso di adozione delle Agende Aperte dei decisori pubblici nelle amministrazioni pubbliche
Output:
- Documento tecnico sulla modellizzazione (dicembre 2024)
Data di inizio e fine dell'attività
Settembre 2024 - Giugno 2026
Rafforzamento di conoscenze e competenze in materia di integrità pubblica (in collegamento con Obiettivo B, impegno 4)
Output:
- Programma incontri dedicati al tema (giugno 2025)
- Feedback dei partecipanti sulla formazione ricevuta - Report finale (giugno 2026)
Data di inizio e fine dell'attività
Maggio 2025 - Giugno 2026
Rafforzamento degli standard di integrità nei rapporti tra decisori pubblici e gruppi di interessi
Output:
Documento su standard integrità per i decisori pubblici (giugno 2025)
Data di inizio e fine dell'attività
Marzo 2025 - Ottobre 2025
Percorso di accompagnamento per la progressiva adozione della misura delle Agende Aperte dei decisori pubblici nelle amministrazioni
Output:
- Linee Guida tecniche per l’adozione della misura delle agende aperte (giugno 2026)
- Report di valutazione sul percorso (giugno 2026)
Data di inizio e fine dell'attività
Settembre 2025 - Giugno 2026
Informazioni di contatto
DFP: Luca Romanini (L.Romanini@funzionepubblica.gov.it)
SNA: Valentina M. Donini (v.donini@governo.it)
The Good Lobby: Federico Anghelé (federico@thegoodlobby.it)