Accompagnare la diffusione e l’innovazione delle politiche di apertura a tutti i livelli di governo
Contesto
L’apertura dei processi decisionali pubblici alla partecipazione dei cittadini è al centro della Strategia nazionale per il governo aperto, la quale evidenzia la necessità di rafforzare la partecipazione di individui e gruppi più emarginati, sottorappresentati e vulnerabili, come - ad esempio - donne, giovani, anziani, persone con disabilità o che provengono da altre culture.
A partire dal 2023, l’Italia ha avviato iniziative in questa direzione con la co-creazione dell’Hub partecipazione, una piattaforma nazionale di riferimento che svolge una funzione di raccordo tra pratiche e know how presenti nel Paese, e con la definizione di moduli formativi per promuovere le competenze necessarie all’attuazione dei princìpi del governo aperto, diffusi attraverso il Syllabus delle competenze e i corsi della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
In questo quadro la Commissione Europea ha pubblicato, nel dicembre 2023, l’importante Raccomandazione sulla promozione del coinvolgimento e della partecipazione effettiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche, che mira a promuovere la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni della società civile all’elaborazione delle politiche pubbliche, al fine di contribuire a rafforzare la resilienza democratica nell’Unione. Esorta, inoltre, gli Stati membri ad offrire ai cittadini e alle organizzazioni della società civile maggiori opportunità di partecipazione e di collaborazione effettiva con le autorità pubbliche a livello locale, regionale e nazionale, in linea con le norme e le buone prassi consolidate.
Un’opportunità è rappresentata anche dal Centro di competenze sulla democrazia partecipativa e deliberativa e dai sempre più numerosi bandi europei specificamente destinati a promuovere la democrazia deliberativa.
Medesima attenzione è richiesta dal livello europeo (AI Act) con riguardo alle opportunità offerte dalla tecnologia, anche considerando le innovazioni emergenti (energia verde, biotecnologie, ecc.) e il ruolo dell’Intelligenza Artificiale. È necessario coinvolgere i cittadini nelle politiche di regolamentazione di tali settori, per evitare potenziali impatti negativi derivanti da barriere culturali o da bias presenti negli algoritmi AI, promuovendo al contrario la trasparenza e l’inclusione digitale.
Il sempre più rapido ingresso della tecnologia e dell’IA nelle nostre vite e nelle strutture di governo è senz’altro una delle maggiori sfide per un Piano che si pone l’obiettivo dell’inclusività e della protezione dei diritti dei cittadini. La tecnologia rappresenta un’opportunità in quanto offre strumenti abilitanti per processi di co-produzione delle politiche, permettendo al decisore pubblico di beneficiare della partecipazione attiva di portatori d’interesse e cittadini.