Agende aperte e trasparenza proattiva: una riflessione a partire dalla lezione aperta dell’8 aprile

lavagna e uomini al pc
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Il tema delle Agende Aperte dei decisori pubblici si conferma centrale nel dibattito su trasparenza e partecipazione, in quanto strumento capace di incidere sia sulla qualità democratica dei processi decisionali sia sull’equilibrio tra apertura e tutela dei dati personali.

A partire dalla lezione aperta dell’8 aprile scorso Politiche pubbliche trasparenti e partecipate: le agende aperte del decisore pubblico” – promossa dalla Comunità di Pratica dei RPCT nel quadro del 6° Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto – sono emersi spunti di riflessione che arricchiscono il confronto sul potenziale trasformativo della trasparenza proattiva.

Nel corso dell’incontro sono emersi anche diversi nodi tematici che confluiranno nei prossimi lavori dell’impegno dedicato del 6NAP. In particolare, è stata approfondita la portata della trasparenza proattiva come leva per migliorare l’accessibilità e l’equità nei processi decisionali pubblici. Le agende aperte, se progettate in modo coerente, possono infatti contribuire a ridurre le asimmetrie informative, promuovendo un migliore bilanciamento tra gli interessi in gioco (Michele Crepaz, Queen’s University Belfast). Accanto a queste potenzialità, è stata messa in luce la necessità di affrontare alcune criticità applicative relative all’implementazione delle agende aperte, tra cui la frammentazione delle soluzioni adottate e la mancanza di uniformità, che rischiano di comprometterne l’efficacia e la leggibilità. Un ulteriore tema affrontato durante la discussione ha riguardato le implicazioni organizzative e il necessario bilanciamento tra trasparenza e tutela della privacy, evidente nei casi in cui l’agenda trasparente viene implementata in modo estensivo all’interno dell’organizzazione (caso dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Dagli enti locali è emersa infine una forte domanda di trasparenza strutturale, spesso ostacolata nella sua traduzione operativa da vincoli di natura tecnologica e organizzativa (Isabella Masina, Avviso Pubblico).

Nel corso del webinar è stato infine presentata la bozza del documento tecnico sulla modellizzazione delle Agende Aperte dei decisori pubblici, frutto di un processo di co-creazione tra istituzioni e società civile. Il documento propone un modello operativo per l’introduzione della misura nelle amministrazioni italiane, individuando fattori abilitanti, potenziali criticità e raccomandazioni per garantirne l’effettiva sostenibilità.

Per approfondire: 👉 open.gov.it/governo-aperto/piano-nazionale/6nap/azione-1/impegno-1

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