La dichiarazione di Lussemburgo chiude il Global Forum & Public Governance di OCSE

Foto di gruppo dei ministri partecipanti al OECD Global Forum: Building Trust and Reinforcing Democracy
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La ministeriale Global Forum & Public Governance dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE, in inglese Organization for Economic Co-operation and Development, OECD) che si è svolta a Lussemburgo il 17 e 18 novembre ha riunito la comunità globale di Paesi che si riconoscono nei principi di democrazia, libero mercato, trasparenza e accountability delle politiche pubbliche. La Dichiarazione adottata al termine della Ministeriale impegna i Paesi OCSE ad avviare iniziative nell'ambito della filiera Public Governance e, più in dettaglio, in materia di:

  • lotta alla disinformazione, con la costituzione di una piattaforma di analisi strategica e scambio di buone prassi;
  • partecipazione civica e di impatto ambientale delle amministrazioni pubbliche, con una lista di impegni per migliorare rappresentanza, la partecipazione e l'apertura alla sfera civica, nonché per ridurre la carbon footprint della PA;
  • democrazia digitale, per proteggere i processi elettorali da azioni ostili;
  • di rafforzamento dei principi di governo aperto in un mondo globale.

La Dichiarazione dispone inoltre la trasformazione del OECD Global Forum on Public Governance in Global Forum on Building Trust and Reinforcing Democracy. All’interno del Global Forum opererà la Trust Gateway, piattaforma di analisi periodica sulla fiducia riposta dai cittadini nelle istituzioni pubbliche.

Per Open Government Partnership ha partecipato Paul MaassenChief e Country Support, che ha sottolineato l'importanza di proteggere lo spazio civico e migliorare la rappresentanza e la partecipazione, in linea con la Raccomandazione DAC Abilitare la società civile nella cooperazione allo sviluppo.

Per l’Italia ha partecipato il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che ha chiuso idealmente l’anno di Presidenza italiana del Consiglio Ministeriale OCSE e l’anno di co-presidenza italiana del Comitato Direttivo di Open Government Partnership, concluso in ottobre 2022 con il passaggio di testimone all’Estonia. Il ministro, nell’ambito della sessione intitolata “Trasformare la governance pubblica per la democrazia digitale”, ha sottolineato il ruolo della trasformazione digitale dei servizi pubblici quale fattore chiave abilitante per migliorare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni:

Le pubbliche amministrazioni devono diventare più flessibili, agili e reattive nel modo in cui organizzano, premiano i comportamenti virtuosi e abilitano il proprio lavoro. Per fare ciò, dobbiamo consentire al settore pubblico di avere le capacità per orientarsi al futuro al fine di identificare il modo in cui il lavoro cambierà, le competenze e i talenti che saranno necessari e i piani per passare dallo stato di prontezza operativa attuale a quello che sarà necessario in futuro”.

Il ministro ha inoltre presentato l’agenda di riforme in materia di pubblica amministrazione che il Governo italiano vuole mettere a terra, nell'ambito degli impegni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): percorsi di formazione permanente per la dirigenza pubblica, sistemi di monitoraggio della performance individuale e organizzative, nuove modalità di lavoro e un sistema di assunzioni attraverso il portale inPA (obbligatorio dal primo novembre).

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Dichiarazione di Lussemburgo e altri impegni

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