“Fai la tua parte”: il gioco di ruolo che allena alle scelte nel whistleblowing

Whistleblowing e impegno A2 del 6° NAP: appuntamento il 20 gennaio con il laboratorio esperienziale.

ce lo dobbiamo a vicenda
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“Abbiamo potuto mettere alla prova il whistleblowing nella pratica, per osservare come reagiamo quando si entra nel vivo dei processi, e come cambiano le organizzazioni e le persone che le abitano. Confrontarsi solo in modo teorico non basta più: serve vedere come l’istituto incide sul lavoro quotidiano, sulle relazioni, sulle decisioni”. Così ha commentato un partecipante al gioco di ruolo Fai la tua parte: dentro le scelte del whistleblowing.

L’esperienza, realizzata anche grazie al contributo della prof.ssa Valentina Donini della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), è stata proposta due volte nell’ultima settimana, all’interno del progetto europeo Open the Whistle, prodotto e promosso in Italia dall’autorità Anticorruzione ANAC e da Libera, La formazione rientra inoltre tra le attività previste dal Sesto Piano Nazionale d’Azione per il Governo Aperto (impegno A2).

Il 25 novembre il gioco ha coinvolto la Comunità di Pratica degli RPCT, in un incontro organizzato e ospitato  in SNA. Il 28 novembre si è svolta una seconda sessione, nella sede nazionale di Libera, con enti del terzo settore impegnati nell’attivazione di centri civici di supporto e informazione per segnalanti e per chi subisce ritorsioni dopo una segnalazione.

“Cosa succede quando il whistleblowing lo devi giocare davvero? Già nel titolo del percorso formativo abbiamo scelto di richiamare tutte le scelte in campo, non solo quella di chi segnala”, racconta Leonardo Ferrante, project manager di Open the Whistle per Libera. “L’attenzione si concentra spesso unicamente sul segnalante, ma attorno a quella decisione ruotano molte altre responsabilità: l’RPCT, la dirigenza generale, la cultura organizzativa costruita da colleghi e colleghe, il ruolo dei centri civici di supporto, fino al coordinamento complessivo di ANAC. Tutto questo è giocabile, nel nostro laboratorio: volevamo rendere visibile l’intero ecosistema delle decisioni”, sottolinea il referente di Libera.

“In questo modo, attraverso il confronto con gli attori coinvolti, i partecipanti hanno acquisito le conoscenze necessarie per implementare correttamente la disciplina all’interno degli enti di appartenenza. Il tutto è stato realizzato con l’intento di promuovere ambienti di lavoro in cui il processo della segnalazione viene percepito come l’apprezzabile risultato di una scelta etica consapevole”, sostengono Valentina Tomassi e Giulia Cossu, le referenti dell’Anac che hanno co-organizzato l’evento.

“È un gioco praticabile ed espandibile quasi senza limiti, fino a includere anche il privato economico: è l’obiettivo che intendiamo in futuro raggiungere”, chiosa Ferrante di Libera.

La prossima replica del gioco di ruolo si terrà il 20 gennaio 2025, presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

Iscrizioni
Per informazioni sull’evento scrivere a: comunitadipratica.rpct.sna@governo.it  

Informazioni generali sul progetto Open the whistle:
Scopri gli altri output del progetto openthewhistle.eu (co-finanziato dall’Unione Europea)
Scrivici a: common@libera.it

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