Trasparenza, anticorruzione e cultura dell’integrità

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La trasparenza è la qualità di un governo e di un’amministrazione di rendere accessibili dati e informazioni ai cittadini, in modo che questi ultimi possano partecipare consapevolmente al dibattito pubblico. La trasparenza è un importante strumento per ridurre le asimmetrie informative tra potere pubblico e collettività; inoltre, è lo strumento attraverso il quale la pubblica amministrazione ed i governi danno conto dei risultati delle politiche e dell’integrità dei processi decisionali.

L’integrità pubblica fa riferimento ad un consolidato allineamento e a una costante osservanza di valori etici condivisi, principi e norme, al fine di difendere e dare priorità all’interesse pubblico rispetto gli interessi privati.

Nell’ottica del Governo Aperto l’accesso a dati e informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni si configura come un servizio finalizzato a rendere conoscibili attività e processi decisionali, riducendo l’asimmetria informativa con cittadini, imprese e, più in generale, portatori di interesse. In assenza di questo servizio, da un lato, la collettività non è in grado di monitorare l’operato di un decisore pubblico, la qualità di un’opera o l’efficacia di una politica (lack of accountability); dall’altro, l’amministrazione pubblica potrebbe non possedere tutte le informazioni utili a pianificare e attuare efficacemente le politiche pubbliche. La simmetria informativa resa possibile attraverso la messa a disposizione di dati e informazioni, pertanto, permette di promuovere più adeguate forme di partecipazione alle decisioni e più efficaci meccanismi di controllo sull’integrità dei processi decisionali, sulla qualità della spesa pubblica e sull’efficacia delle politiche pubbliche.

La trasparenza può essere “proattiva” (pro-active disclosure) e “reattiva” (reactive disclosure). La prima si realizza attraverso la pubblicazione di dati, documenti e informazioni in ottemperanza ad un obbligo sancito dalla legge, la seconda si realizza presentando un’istanza di accesso (ad esempio, accesso civico generalizzato introdotto dal d.lgs. n. 97/2016), a dati, informazioni e documenti detenuti dalla pubblica amministrazione. La trasparenza reattiva si realizza attraverso diversi meccanismi di accesso a dati e documenti detenuti dalla pubblica amministrazione previsti dalle norme. Uno di questi è rappresentato dal già citato accesso civico generalizzato

L’uso dei dati nella rilevazione dei fenomeni corruttivi è largamente riconosciuto come uno dei meccanismi più efficaci al fine di comprendere dove e come si manifesta la corruzione e combatterla con misure sempre più raffinate. Molte delle iniziative di OGP a livello internazionale si fondano sull’apertura e il riutilizzo di dati in ottica di sorveglianza e rilevazione di casi di corruzione.

La trasparenza dei dati e delle informazioni, pertanto, gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della corruzione, ma anche ai fini della promozione della cultura dell’integrità e, nello specifico dell’integrità dei processi decisionali pubblici.

 

Trasparenza, anticorruzione e cultura dell’integrità nei Piani d’Azione Nazionale per il governo aperto

Le iniziative contenute nei Piani di Azione Nazionali devono incidere su ambiti che chiamano prioritariamente in causa l’integrità e la salvaguardia dei processi decisionali pubblici dall’ingerenza indebita di interessi particolari, a tutti i livelli.

Nel 2021 OGP ha lanciato la campagna Open Response + Open Recovery + Open Renewal, una “chiamata alle armi” del vertice di OGP in cui si raccomanda di orientare future azioni e impegni dei Piani d’Azione Nazionali verso le sfide che ci attendono e che includono la lotta alla corruzione, la partecipazione e la difesa dello spazio civico.

Negli ultimi dieci anni, 91 Stati membri di OGP hanno realizzato più di 700 azioni sul fronte della promozione dell’integrità pubblica, sulla prevenzione e contrasto della corruzione. Il 57% di queste azioni sono state considerate ambiziose, mentre il 21% delle azioni ha migliorato la qualità e il funzionamento della democrazia.

I risultati mostrano che il valore dell’approccio “open” in questo ambito va ben oltre gli effetti delle singole iniziative: alcuni Stati membri lo utilizzano per integrare le proprie politiche in materia di prevenzione e contrasto della corruzione all’interno di strategie multisettoriali e interministeriali. Attraverso il contributo del Multistakeholder Forum, i Governi hanno l’opportunità di far interagire in un unico ambiente le Organizzazioni della Società Civile (OSC), le pubbliche amministrazioni nazionali e locali e il mondo imprenditoriale privato. Inoltre, a livello internazionale, è in atto un processo di apprendimento continuo e comunitario tra i diversi attori impegnati: ad esempio, a seguito del Summit Anti-corruzione tenutosi a Londra nel 2016, circa 20 Paesi appartenenti ad OGP hanno incorporato gli impegni assunti all’interno dei loro Piani di Azione, con l’obiettivo di responsabilizzare maggiormente i decisori nazionali e di fornire trasparenza ai risultati delle azioni.

OGP è il contesto ideale in cui discutere di come rendere operative le decisioni e gli impegni presi nei diversi forum globali attualmente attivi sul tema dell’anticorruzione: il G7, la Conferenza UNGASS (svolta a Giugno 2021), il Forum G20 (ottobre 2021), per concludere con l’OGP Global Summit di Dicembre 2021 e il Summit for Democracy promosso dagli Stati Uniti.

Sul versante del contrasto alla corruzione, è compito di ogni Paese costruire una strategia di ampio respiro, che integri la promozione dell’integrità pubblica con il contrasto e la prevenzione della corruzione. Non si tratta solo di far emergere le dinamiche corruttive, ma di costruire e mantenere meccanismi che possano ridurre le  asimmetrie informative attuali. Bisogna abbandonare l’approccio legato all’anti-corruzione come pratica per far emergere i fenomeni penalmente rilevanti e scegliere, per il futuro, la promozione della cultura dell’integrità dei processi decisionali pubblici.

In Italia, dato anche il particolare contesto post-pandemico, l’interesse è evidentemente rivolto all’utilizzo trasparente dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e alle misure economiche adottate in risposta al COVID-19. Il metodo del governo aperto rappresenta l’antidoto principale contro l’uso distorto di tali risorse, che dovranno essere investite nel breve periodo, rispettando precisi impegni e determinando risultati trasformativi.

In quest’ottica, nel processo di co-costruzione del 5° Piano d’Azione Nazionale hanno trovato spazio impegni rilevanti per la prevenzione della corruzione in Italia. Tali impegni hanno l’obiettivo di supportare, nella fase di attuazione del PNRR, un rafforzamento del piano strategico, sostenendo i principali attori della prevenzione della corruzione (i Responsabili della prevenzione della corruzione), anche attraverso un maggior coinvolgimento di soggetti della società civile, pubbliche amministrazioni e istituzioni.

Nell’ambito della promozione dell’integrità pubblica, del contrasto e prevenzione della corruzione, l’attenzione è rivolta ai seguenti ambiti di intervento:

  • promozione dell’integrità dei decisori pubblici;
  • trasparenza dei titolari effettivi;
  • protezione dei segnalanti (whistleblower);
  • trasparenza della spesa e apertura dei contratti pubblici;
  • rilancio delle politiche di prevenzione della corruzione;
  • coordinamento strategico delle politiche di prevenzione e contrasto alla corruzione;
  • recupero di beni di provenienza illecita e reimpiego sociale dei beni confiscati.

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